Sorso tinteggia
due labbra di rosso
mi profuma
e bagna la memoria…
torrente terreno, foglie verdi
dietro cui mi nascondevo
mi trovavano mani
che infilavano i chicchi
di una collana
indossata
soltanto
d’autunno
delle radici correndo
ridestavo l’odore
che l’arsura estiva aveva strozzato
ma era l’acino maturo
il patrimonio di quel sole
e ad ogni passo
un morso
una conquista
perle nere bianche perle
si spargevano tra caviglie
intrise di viola
che pigiavano al ritmo
di una danza di piedi
che invitavano
braccia
e poi
fianchi
a girare…
con gli stessi occhi
assetati di bambina,
riprendo il calice
riposo il ricordo
e ti guardo attraverso
il vetro arancione di candela
e mi scaldo nei tuoi occhi
dolci malvasia.
Sezione 1 a tema fisso:
1° Classificato
Cherici Rossana
Figline Valdarno