Ti mise
Perle di rugiada sulle foglie,
mia terra, e profumo di grano
che nel pane germoglia, e il suono
del vento sulle tue mille anime,
ti mise Dio forza di pensiero
e steli di speranza, che l’alba
già veniva, silenzio alle tue case
bianche, ai tuoi cortili di pietra,
alle tue alture dove sussurro
era il crescere dell’erba.

Qui i padri
piantarono i loro destini, tra le zolle
magre,dove più forte pulsava il cuore
della terra, qui fluivano stagioni lente
ad ala di brezza e sempre la luna
era passione tra le fronde dei gelsi.

Noi pure crescemmo, che l’acqua
del pozzo ci placò l’arsura in quei giugni
vermigli, quando la luce era farfalla
di fuoco ai terrazzi di basilico e mentuccia.
Crescemmo, che ci cantavano i giorni
tra gli alberi, e ci parlavano i prati,
che già l’azzurro ci fiabava
i sogni.

Coi nuovi pleniluni
verremo alle tue mille anime. E apriremo
Il cielo con lame di stelle, che ci sarà
fiato di Dio ogni tuo respiro.

Sezione 2 a tema libero:
2° Classificato

Caso Giovanni
Mercato S. Severino –SA-