Nel meriggio onde lunghe
di rosso, di bruno, di ruggine…
Pigiato nel tino
il frutto prezioso ribolle
dell’oro del giorno
e velluto di notti,
di rugiada e di brume,
liquida luce di luna,
polline,
verde di rame.
Pazzi,
ubriachi in trasparenze d’ali
calabroni ed api.
L’effluvio ottunde il pensiero,
fiacca le membra
premendo l’istinto alle reni.
Bacco gioca il suo ruolo
nel rito ancestrale
e ride sornione
a quell’inno di vita,
d’amore.

Sezione 1 a tema fisso:
3° Classificato

Da Bove Emilia
Sciarborasca –GE-