Dei giorni bianchi il costeggiare lento
lungo le rive non lambite
il canto
delle stagioni naviganti il vuoto
dissolto il gelo nei crepacci
il caldo
che non si stampa sulle pietre
e l’ombra
di un sole secco di campane
e suoni
senza l’arpeggio delle distinzioni
noi conoscemmo tutto e non chiediamo
il tempo dopo il tempo e un’acqua nuova
temiamo forse le risposte o siamo
vessati dall’assenza di risposte
non trilleranno le ali alle cicale
fatte di gesso all’incessante pianto
senza risposte d’echi dei perdenti
e al sangue che cementa i nostri rovi
se tu mi ascolti chiuso nella torre
di carne magra con le volte esangui
sappi che non ho più domande in gola
le ho murate tra le sconnessure
di questa casa senza vetri
per paura
che al giorno bianco che lontano scorre
possano fare segni di richiamo.
Sezione 2 a tema libero:
3° Classificato
Domenico Luiso
Bitonto (BA)