Lyon
Un “beaujolais” in mano
e la Saóne accanto,
un incantesimo di antiche
mura e vie selciate
a fronte la “penisola”
sorniona.
D’estasi e di sole ubriaco
nel Rodano mi tuffai
sognando di palizzate
e accampamenti sulle sponde,
di zattere su paludi
e acquitrini.
E vidi colli ondeggianti
al destarsi della nuova
primavera,
fumante la valle odorosa
di resina e di terra
appena arata.
Lyon, un viaggio,
un’emozione il sommesso
brusio, l’elegante sfolgorio
di luci, di vetrine,
l’incedere sui ponti e le ardite
passerelle.
Specchiarmi nelle acque,
catturare il baluginio di fontane
zampillanti, di basiliche
e cattedrali fu delirio
di un giorno, una notte, io
e il mio beaujolais sottobraccio.
Sezione 1 a tema fisso
2° Classificato: Il vino
Giacomo Giannone
Torino