L’odore antico del mosto
S’accendeva nel respiro regolare di Novembre
l’odore antico del mosto
quasi un silenzio che urlava nelle strade
a barattare la pioggia con i sogni.
Ci trovava così, senza inganni
i gomiti poggiati sopra il tavolo
a carezzare segni lievi e mescolare le cose
per risalire l’incanto d’un germoglio di malinconia
in un sussulto di fuoco nel camino
tre fiori di carta dentro il vaso.
Ora, fra le rughe strette dell’asfalto
l’odore antico del mosto
è un sentiero di vento
un profumo d’innocenza immobile
che vola largo – come uno stormo dopo lo sparo –
e appare soltanto per farsi nostalgia.
Anche se abbiamo imparato
a vivere nella sua distanza
in stagioni che non hanno più profilo
continuiamo a cercarlo cosi, senza inganni
con un brivido sottile
nella solitudine colma della sera
dentro il cuore rosso di un bicchiere.
SEZIONE 1 a tema fisso
2° Classificato
Ida Cecchi Barberino di Mugello (FI)