Il Vino Rosso

Senza un motivo, senza una ragione,
soltanto perchè colgo dalla vita
il grappolo malato,
sono incapace di sentirmi amato.
Di quel che siamo
io posso dare solo questo poco,
un acino da spremere pian piano.
Giorni d’autunno e tempo di vendemmia
e smisurati cieli di cobalto
e melodie di canti che si inseguono
e luce scintillante di metallo.
Ho vendemmiato nugoli di stelle
e le ho pigiate nella tina grande
per farne luce da brillare gli occhi.
Ho spigolato grappoli di perle
per ricolmare coppe di cristallo.
Io, per vendemmia, coglierò il mio cuore,
lo spremerò per distillarne sangue
che, come il vino rosso dei banchetti,
si serve a festa perchè poi si canti.
Io come il vino, al fondo della botte,
vorrei mi si lasciasse decantare.
Voglio lasciare, al fondo del bicchiere
un sorso appena,
un pò di me da bere.

Sezione 1 a tema fisso Vettorello Rodolfo
2° Classificato Rosolina (Rovigo)