Ossidi

Di che grama materia l’amore
che s’ossida al vento
e ruggina in sanguigna di tramonto il ricordo
e questo tempo ch’è anidride nebbiosa,
che più sole fa avanti,
più dietro annebbia,
che quello che serbo
è memoria vana,
perchè della vera,
ho nelle carni scrittura più sincera;
s’ossida il suono e la campana
con il tempo, torna ogni sangue al ferro
perché si forgino croci nuove
e ciò che ci vince,
e ci fà tizzone di fuoco,
è ciò che ci logora a poco a poco,
e, d’ogni perdita,
non la perdita piangemmo,
ma il morire piano a piano,
e, se ogni lacrima che venne
ci sembrò vana
per l’occhio, almeno sia
nitida lente dei miracoli del sole.

Sezione 2 a tema libero 4° Classificato Giacomo Sansoni
Pettino (Aquila)