SAB 4 e 11 MAR ore 21,15
DOM 5 MAR ore 16,30
Gruppo del Teatro di Rufina
Uniti finché morte ci separi
Commedia brillante in italiano, Autore Pino Giambrone – Regista Pina Angelini
Strutturata su un canovaccio di avventure galanti, intrighi e colpi ad effetto, questa commedia ha il solo scopo di alleggerire lo spettatore dalle angosce della quotidianità. I personaggi, sotto la spinta del lato comico, si muovono come marionette in questa “pochade” moderna la cui trama trova forza nel solito triangolo amoroso di moglie, marito, amanti.
Il tutto condito con una manciata di follia. Una cospicua eredità condanna lui e lei ad una fedeltà forzata ma, ahimé, la carne è debole……….
SAB 4 e 11 MAR ore 21,15
DOM 5 MAR ore 16,30
Gruppo del Teatro di Rufina
Uniti finché morte ci separi
Commedia brillante in italiano, Autore Pino Giambrone – Regista Pina Angelini
Strutturata su un canovaccio di avventure galanti, intrighi e colpi ad effetto, questa commedia ha il solo scopo di alleggerire lo spettatore dalle angosce della quotidianità. I personaggi, sotto la spinta del lato comico, si muovono come marionette in questa “pochade” moderna la cui trama trova forza nel solito triangolo amoroso di moglie, marito, amanti.
Il tutto condito con una manciata di follia. Una cospicua eredità condanna lui e lei ad una fedeltà forzata ma, ahimé, la carne è debole……….
SAB 4 e 11 MAR ore 21,15
DOM 5 MAR ore 16,30
Gruppo del Teatro di Rufina
Uniti finché morte ci separi
Commedia brillante in italiano, Autore Pino Giambrone – Regista Pina Angelini
Strutturata su un canovaccio di avventure galanti, intrighi e colpi ad effetto, questa commedia ha il solo scopo di alleggerire lo spettatore dalle angosce della quotidianità. I personaggi, sotto la spinta del lato comico, si muovono come marionette in questa “pochade” moderna la cui trama trova forza nel solito triangolo amoroso di moglie, marito, amanti.
Il tutto condito con una manciata di follia. Una cospicua eredità condanna lui e lei ad una fedeltà forzata ma, ahimé, la carne è debole……….
Compagnia Le convenzioni teatrali
‘E vongole fujute – Sorelle Allocca
Commedia brillante in italiano, Autore Giovanni Clementi – Regista Mario Salvaderi
Le vongole fujute (= fuggite) è la ricetta di un piatto privo del suo ingrediente principale.
Anche le vite di Addolorata e Rosaria, mortificate fin dalla nascita dall’ignoranza e da una natura assai matrigna, mancano di una qualsiasi sostanza che conferisca loro un sapore che non sia posticcio. La frustrazione e la miseria psicologica dilagano e il solo gusto che resta a queste due creature calpestate dalla sorte è il conflitto, una lontana eco che sostanzia minimamente il loro essere (apparentemente) vive. Meglio sentirsi infelici che non percepire neppure di esistere. Meglio il vorticare delle pretestuose e scoppiettanti accuse reciproche che il vuoto totale. Piccoli soprusi, rimpianti, recriminazioni realizzano in modo fittizio due esistenze ormai perdute per sempre ma che comunque non si arrendono, vittime di una disperata e aggressiva energia, tanto più tragica per chi la vive dal di dentro e la produce, quanto più inesorabilmente comica per lo spettatore che la osserva dall’esterno. Rosaria domina e Addolorata subisce, ma quale sia la vera vittima non è affatto scontato. Il dramma del minimo quotidiano trova il suo sbocco naturale nel comico fino a quando la vendetta finale capovolge l’orizzonte delle due protagoniste, versandolo in una tragedia piccola piccola, ma vera.
Compagnia Le convenzioni teatrali
‘E vongole fujute – Sorelle Allocca
Commedia brillante in italiano, Autore Giovanni Clementi – Regista Mario Salvaderi
Le vongole fujute (= fuggite) è la ricetta di un piatto privo del suo ingrediente principale.
Anche le vite di Addolorata e Rosaria, mortificate fin dalla nascita dall’ignoranza e da una natura assai matrigna, mancano di una qualsiasi sostanza che conferisca loro un sapore che non sia posticcio. La frustrazione e la miseria psicologica dilagano e il solo gusto che resta a queste due creature calpestate dalla sorte è il conflitto, una lontana eco che sostanzia minimamente il loro essere (apparentemente) vive. Meglio sentirsi infelici che non percepire neppure di esistere. Meglio il vorticare delle pretestuose e scoppiettanti accuse reciproche che il vuoto totale. Piccoli soprusi, rimpianti, recriminazioni realizzano in modo fittizio due esistenze ormai perdute per sempre ma che comunque non si arrendono, vittime di una disperata e aggressiva energia, tanto più tragica per chi la vive dal di dentro e la produce, quanto più inesorabilmente comica per lo spettatore che la osserva dall’esterno. Rosaria domina e Addolorata subisce, ma quale sia la vera vittima non è affatto scontato. Il dramma del minimo quotidiano trova il suo sbocco naturale nel comico fino a quando la vendetta finale capovolge l’orizzonte delle due protagoniste, versandolo in una tragedia piccola piccola, ma vera.
Compagnia Amici del Poggio
Che trambusto il 13 agosto
Commedia brillante in vernacolo, Autore e Regista Valerio di Piramo
Quando si riesce ad affrontare un argomento serio scovando i lati umoristici del caso, allora la comicità diventa irresistibile, e le situazioni divengono paradossali fino all’inverosimile; è il caso di questa commedia, che scava negli strani intrecci che pian piano si vengono a scoprire.
È morto Ulisse. Uomo probo, tutto casa famiglia e chiesa. Al funerale pochi intimi, nominati proprio da Ulisse stesso in una lettera lasciata alla moglie. Il funerale si svolge il tredici agosto alle tredici e tredici, con un caldo insopportabile, sotto un sole implacabile. Si, perchè tredici era il numero fortunato si Ulisse, legato a chissà quale avvenimento… ma che lavoro faceva il povero Ulisse? Come si guadagnava la pagnotta? Beh, basta leggere… vi assicuro che un finale così strano e comico capita poche volte.
Compagnia teatrale Giardino dell’Arte
La gatta sul tetto che scotta
Commedia in italiano, Autore Tennessee Williams – Regista Marco Lombardi
Ricordato in tutto il mondo per la versione cinematografica con Elizabeth Taylor e Paul Newman (1958), la scrittura originale (1954) ha la firma di uno dei più tormentati e prolifici drammaturghi americani, quel Tennessee Williams che proprio con “La gatta sul tetto che scotta” ricevette il secondo premio Pulitzer (dopo quello già ottenuto con “Un tram che sia chiama desiderio”). “La Gatta sul tetto che scotta” è un dramma a più voci, in cui
l’autore focalizza l’attenzione su più personaggi. Il narratore inconsapevole della vicenda è Brick, ex giocatore di football. Intorno a lui si dipana la vicenda dell’intera famiglia Pollitt: oltre al padre, ricco possidente, malato di cancro, ci sono la madre, il fratello e la cognata, tutti alla spasmodica ricerca dell’eredità paterna. Infine la moglie Maggy, “La gatta”, l’unica detentrice del segreto di un marito che ha annegato la sua esistenza nell’alcool. Intorno a Brick, gravita il pesante senso di morte che vela la tragedia. L’ipocrisia la fa da padrona. Il dramma del non detto è allora il dramma stesso della morte. La vita come menzogna, e la morte unica verità possibile. Sotto la superficie di una ben delineata storia fatta di interessi e rivalità, si celano tematiche ancor più forti, tanto scomode all’epoca della messa in scena del film e pertanto volutamente omesse nella sua costruzione. Tematiche care a Tennessee Williams, che sottolinea le imperfezioni delle relazioni “tradizionali”, esaltando al tempo stesso la bellezza della “normalità” nel far prevalere l’amore, qualunque sia la sua natura.
Marco Lombardi
Il nostro Teatro è lieto di ospitare lo spettacolo “In Viaggio”
Sono aperte le iscrizioni rivolte a bambini e adolescenti per il Corso di Teatro che faremo in collaborazione con Ruinart e Comune di Rufina. Presso il nostro teatro le lezioni si svolgeranno:
Bambini (8-10anni), Mercoledì 17,15-19
Adolescenti (11-14 anni) Lunedì 17,15-19
Programmazione Eventi
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