E’ un Natale strano questo,
al mare: grigiastra l’acqua,
senza bagliori il cielo,
ma al fondo, quanto azzurro nascosto…
Eppure si addice a quest’ora sospesa,
a questo amore che non vuole spegnersi,
in un’intermittenza di luci tra noi,
come un albero di Natale
carico di promesse e di doni
che non sappiamo aprire.
Ancora e sempre le onde si infrangono,
lievi e forti, sfidando la terra
ad un abbraccio, invocato e invincibile.
Cenere bellissima
è la spiaggia deserta:
granelli come di vita,
da camminarci sopra
a piedi nudi,
cercando radici,
respirando il salmastro,
fissando l’unica barca avventurosa
e il gabbiano che sfiora,
con un affondo libero,
il profilo del porto.
Patrizia Fazzi
Arezzo
Sezione 2 a temalibero:
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